Nel 1992 lasciò il calcio giocato, dopo la retrocessione dalla C2 al CND del suo Giulianova. Chievo fu quindi la prima squadra ad accordarsi con due differenti sponsor contemporaneamente per la stessa competizione, esulando dalle regole imposte nel 1998. Era però possibile per una squadra, rescindere un contratto di sponsorizzazione e firmarne un altro con un diverso marchio commerciale da mostrare all’interno della medesima competizione (come accadde nel caso dell’Udinese nella stagione 1998-1999); in questo caso però, la squadra era tenuta a firmare solo un contratto di sponsorizzazione alla volta. Con la squadra frusinate Iaconi affronta un campionato con squadre eccellenti (Juventus, Napoli, Genoa, Bologna, Brescia etc.) concludendo il campionato con una salvezza a 50 punti, conseguita con un turno d’anticipo grazie alla vittoria per 2-0 sull’AlbinoLeffe. Il 21 maggio 2017, a Sarzana, in gara secca, il Viareggio vince in rimonta il play-out contro la Fezzanese per 2-1 (Cito per i liguri, poi Aliboni e gol salvezza di Stefano Marinai). Il risultato non cambiò durante i tempi supplementari, e nella ripetizione di due giorni dopo l’Italia vinse agevolmente, con reti decisive di Riva e Anastasi, contro una Jugoslavia penalizzata da molte assenze e infortuni; l’Italia si aggiudicò il primo titolo europeo della sua storia e la Jugoslavia dovette abbandonare Roma con molta delusione.
1978-1979 – Campione d’Italia (10º titolo). Pur senza mai vincere un titolo ufficiale, la Jugoslavia ottenne risultati di rilievo in campo internazionale, classificandosi due volte seconda nel campionato europeo, due volte quarta al campionato mondiale e una volta finalista al torneo olimpico, dove vinse l’oro nel 1960 con la nazionale olimpica; nel suo ultimo anno di attività, il 1992, pur avendo guadagnato la qualificazione al campionato europeo di quell’anno, ne fu esclusa per decisione della FIFA e della UEFA a causa del conflitto armato interno tra le varie repubbliche secessioniste e il governo centrale. Gli olandesi conclusero poi la campagna di qualificazione a Germania 2006 con un bilancio di 10 vittorie nei 12 incontri disputati, avendo lasciato punti solo nelle due partite contro i macedoni. Nei primi anni del Novecento, la città di Pordenone aveva conosciuto un notevole sviluppo economico ed industriale nelle lavorazioni metalmeccaniche, siderurgiche, chimiche e del legno, andate ad affiancarsi ai già avviati settori del tessile, della ceramica e della carta, grazie anche all’avvento dell’energia idroelettrica utilizzata fin dal 1888. La città cresceva e i suoi cittadini sapevano lavorare quanto divertirsi: se gli operai preferivano al freddo delle case il tepore delle osterie, chi aveva maggiori possibilità frequentava i caffè, il teatro, le feste da ballo.
Certo è solo che lo spettro delle macchie è, con poche e piccole differenze, solcato trasversalmente dalle stesse righe oscure che lo spettro ordinario del Sole, e che nelle regioni delle macchie si hanno quindi le stesse emanazioni di luce e gli stessi assorbimenti che sulla rimanente fotosfera. I tempi erano ormai maturi perché anche a Pordenone venisse costituita una squadra ufficiale di football: nel 1913 un gruppo di appassionati decise di dar vita all’Unione Sportiva, con lo scopo di sostenere e favorire la pratica delle discipline già radicate nel territorio (ciclismo, podismo e alpinismo), alle quali si affiancò il neonato calcio. Nella prima edizione del Campionato europeo la Jugoslavia eliminò in semifinale la Francia per 5-4. La partita fu memorabile ed è passata alla storia come una delle vittorie più belle della nazionale jugoslava. In Inghilterra, Spagna e Francia, la coppa nazionale fu creata prima del campionato, dando così alla FA Cup, alla Copa del Rey e alla Coupe de France un fascino e un’aura particolare. Vinse il campionato, ma l’anno dopo (’95-’96) in serie C2 fu esonerato. Durante la stagione il club ha inoltre partecipato per la 7ª volta alla Coppa Italia Serie C, competizione dalla quale è stato subito eliminato avendo totalizzato solo 3 punti – 3 pareggi e una sconfitta – sui 12 disponibili nel girone iniziale.
In campionato i neroverdi registrano un rendimento incostante stazionando nella parte medio-bassa della classifica e la prima vittoria giunge alla sesta giornata (1-0 ad Ascoli) mentre i primi tre punti fra le mura amiche vengono conquistati solo il 2 febbraio a spese della Reggiana con un netto 3-0. Ad aprile, dopo la sconfitta a Brescia per 4-1, salta la panchina di mister Tesser (al suo posto subentra Maurizio Domizzi). Dalla sua fondazione nel 1920, fino al 1974, il logo del Foggia fu uno stemma a strisce rosse e nere, con in alto a destra le tre fiammelle sull’acqua, e venne usato in due varianti, la prima variante, che va dal 1920 al 1928, vede quello stemma con la dicitura S.C. Dopo un anno di riflessione venne ingaggiato dal Pescara dove era direttore sportivo il fratello Andrea. La formazione di «foot-ball» iniziò la sua attività in quello stesso anno iscrivendosi al campionato regionale di Terza Divisione con il nome di Unione Sportiva Pordenone.
Per maggiori dettagli su maglie calcio a poco prezzo gentilmente visitate il nostro sito.