Le nostre tute da calcio da uomo sono disponibili in un arcobaleno di tonalità e stili, per abbinarle ai colori della tua squadra. La proloco del paese, ricostituita nel 2011 ha deciso di utilizzare come lingua veicolare per tutte le sue comunicazioni ufficiali la parlata tipica, variante logudorese della lingua sarda, dapprima utilizzando una grafia locale, successivamente aderendo alle norme ortografiche della LSC, sperimentate dalla Regione Sardegna da più di un lustro. Nel 1880 crolla la chiesa di Santa Maria e nel luglio di due anni dopo venne appaltata la costruzione del nuovo edificio di culto che verrà terminata solo nel 1961. Nel frattempo nel 1931 venne eretta la nuova chiesa di Sant’Antonio, utilizzando il materiale della vecchia chiesa e nel 1935 le chiese nelle frazioni di Mazzinaju e Sos Sonorcolos. L’Atalanta, ad esempio, è famosa per il suo gioco offensivo spettacolare e ha raggiunto risultati eccezionali negli ultimi anni. C’è chi teme che questa maglietta giallo neon si possa confondere con il verde del campo, ma questo è il prezzo da pagare per gli amanti degli anni ‘90. Eppure, per gli amanti delle maglie da calcio col colletto a polo (ormai sempre meno), questo potrebbe essere il kit perfetto.
È un viaggio nel tempo, un rimbalzo continuo da un’epoca all’altra, da quando il calcio in televisione lo si iniziava a vedere a colori (e quindi le maglie assumevano tutto un altro significato) all’epoca moderna, tra campioni indimenticabili e fotografie che hanno cristallizzato per sempre il fascino di quelle divise che gli appassionati saprebbero riconoscere in un baleno. Per tale ricorrenza vengono organizzati la sagra del vitello (offerto in degustazione gratuita), la caccia al tesoro e altri giochi all’aperto per gli adolescenti del paese, il Miglio per la Pace, introdotto nel 1989, e vari spettacoli in piazza con la partecipazione di gruppi musicali, gruppi folk sardi, comici e intrattenitori vari. Il nome odierno, Alà dei Sardi, venne attribuito per Regio Decreto il 14 gennaio 1864 (a seguito di delibera di consiglio comunale del 25 dicembre 1863), al fine di evitare confusione con altre località italiane dal nome attinente, quali Ala di Stura (TO) e Ala (TN), anche se già dal 1860 viene utilizzato tale nome, in latino, in una registrazione battesimale. Canva – piattaforma di design grafico online molto popolare che consente di creare una vasta gamma di progetti personalizzati, tra cui design per t-shirt.
Il nuovo kit del Minnesota United prende il nome di Northern Lights ed è ispirato ai colori iconici dell’aurora boreale, riassunti in un design vibrante e sorprendente. Cerco di entrare nell’epoca di quando un prodotto è esistito: se devo fare una giacca di un college americano la devo riprodurre con qualcosa che richiami quei tempi, come la stessa font del nome o le lettere cucite e non stampate, proprio come si faceva allora, e questo acquista molto più fascino». Non so se è questa la domanda che si sono fatti alla Macron quando c’era da fare la maglia da trasferta della Sampdoria ma in ogni caso la risposta è sì. Dopo un successo dopo l’altro, per la nazionale argentina non c’era colore migliore dell’oro. «È difficile copiarci: per il materiale che usiamo, si tratta di filati in misto lana che arrivano dal Nord Italia, e per le macchine che lavorano il prodotto – le abbiamo avute sempre qui a Pescara, non sono facilmente reperibili in circolazione». Verso la fine dell’Ottocento si sviluppò la produzione di carbone, grazie all’opera di carbonai di origine toscana, molti dei quali si stabilirono definitivamente ad Alà (ancor oggi sono riconoscibili i cognomi, e anche i nomi tipici come Dante, Cesare e Cesarina, Giulio, Giosuè, che fino ad allora erano sconosciuti tra gli alaesi).
A causa delle mire espansionistiche degli aragonesi sulla Sardegna, seguì una lunga guerra che vide prevalere gli aragonesi sugli arborensi: nel 1410 il paese, semispopolato, passò al Visconte di Narbona, e nel 1421, assieme a tutto il Montacuto, diventò feudo dei Centelles, ai quali il paese si ribellò nel 1458. Successivamente il paese passò alla famiglia Borgia, e nel 1767 ai loro eredi, i Pimentel. Nel 1873 il canonico di Ploaghe Giovanni Spano avrà modo di ironizzare su tale denominazione del tutto inopportuna. In realtà i barracelli alaesi furono menzionati – seppur in maniera indiretta – fin dal 20 marzo 1661, in un prospetto dimostrante l’inutilità dei barracelli (Soldados de campagna), scritto dal catalano Bernardo Pons Y Turell e dal sardo Giorgio di Castelvì e certificato dal notaio del Montacuto, Giovanni Michele Cossu, nella quale si accusavano i barracelli delle ville di Buddusò, Oschiri, Nulvi, Alà, Osidda, Berchidda, Ozieri, Pattada e Bantine di essere loro stessi la causa dei reati che invece avrebbero dovuto evitare. Il protagonista di questa storia è Giovanni Piscera, detto in paese tiu Columbu, umile pastore nato nel 1861. La leggenda narra che Giovanni, dopo essere rientrato da una delle tante giornate passate in campagna, una volta a letto abbia sognato san Francesco d’Assisi, chiedendogli di costruire una chiesa in suo onore.
Di più su maglie da calcio personalizzate sulla nostra home page.