Per L’Aquila Calcio, la stagione 2001-2002 è stata la 2ª in Serie C1 e la 24ª complessiva nel terzo livello del campionato di calcio italiano. In carriera ha disputato cinque campionati di Serie A con le maglie di Torino, Genoa, Lazio e Pisa, per complessive 85 presenze e 13 reti. Per i primi anni di vita il club ha vestito una maglia interna partita nei due colori sociali; nel 2017-2018 venne invece adottata una divisa dove le due tinte sfumavano l’una nell’altra con una divisione diagonale. Le maglie di cortesia (due o tre, secondo le stagioni) adottano come colori di base il bianco o il nero, relegando le tinte sociali alle finiture; sono altresì state adottate divise color oro e arancione, nonché verde scuro e giallo. Due stagioni dopo, dal 2019, la società ha iniziato a produrre in proprio le divise da gioco (senza affidarsi a uno sponsor tecnico), scegliendo di privilegiare il blu (con una tonalità sensibilmente più scura rispetto al passato) e di relegare il verde ai complementi.

Con l’ammodernamento dell’abbigliamento tecnico e con il variare degli sponsor tecnici, la maglia cagliaritana ha subito dagli anni 1980 delle leggere variazioni che comunque non hanno stravolto la sua struttura classica. 3. Ai fini della pubblicità, solo le vendite delle copie su carta offrono la resa per cui gli inserzionisti pagano. A livello giovanile, la Feralpisalò vanta quale maggior successo la conquista dello «scudetto» di Serie C del Campionato nazionale Dante Berretti 2017-2018: la squadra under-19 verdeblù si piazzò seconda nel girone B alle spalle dell’Inter, per poi entrare nel tabellone di categoria vincendo il gruppo di qualificazione; quindi superò il Santarcangelo ai quarti di finale, il Renate in semifinale e infine il Livorno nella finalissima di Pescara. Feralpisalò, notte magica: 2-1 al Pescara. Feralpisalò, insulti al presidente. Torna anche Giorgio Taddei, presidente ai tempi della Serie A, in squadra gioca un giovane Stefano Colantuono ma sono campionati mediocri, sempre sull’orlo della retrocessione, che alla fine arriva nel 1985-86. Dopo anni di successi, la società è allo sbando, i tifosi sfiduciati, la città distante dalla squadra. Nella stagione 1967-1968 con 14 reti realizzate (giungendo terzo nella classifica marcatori) ha contribuito alla prima storica promozione del Pisa in massima serie. 2017 – Il club viene scisso in due società: il Varese Calcio S.r.l., deputato a gestire la prima squadra, e la controllata Varese Calcio Società Sportiva Dilettantistica a r.l., cui è avocato il settore giovanile.

Nello stesso filone si inscrive il progetto «Darei tutto per te»: in occasione della stagione d’esordio in Serie B, il club organizza nell’imminenza della partita uno stand nella città ove si reca in trasferta, allo scopo di presentarsi alla comunità locale e al contempo sostenere realtà non lucrative di solidarietà sociale. 2002-03 – 14º nel girone B di Serie D. Vince i play-out con l’Atletico Calcio. 1957-58 – 10º nel girone C dell’Interregionale Seconda Categoria. Il primo stemma, adottato nel 2009, era costituito da uno scudo francese antico partito verde-azzurro, all’interno del quale vi sono due leoni rampanti affrontati aurei, che sorreggono un pallone da calcio; i due animali sono mutuati dagli stemmi araldici comunali di Lonato del Garda e Salò (quest’ultimo si distingue perché reca nella zampa anche un ramoscello d’olivo). A esso si è successivamente aggiunta la «sigla» Fossa dei Pirati, o Fossa Salò. “E’ vero, il nostro servizio free sta decollando grazie a continui incrementi a due cifre – precisa sempre Baldini – sommando i piccoli e i grandi segnali che provengono dall’universo in crescita dei new media, mi viene da concludere che probabilmente il 2011 sarà l’anno della comunicazione mobile.

Tuttavia, maglie da calcio piu belle Owayo offre sconti significativi per ordini più grandi. 2001 Titolo mancante per url url (aiuto). La rivincita italiana avvenne nel campionato del mondo 2006 con la finale di Berlino ancora tra Francia e Italia, e gli Azzurri vinsero il titolo mondiale sui francesi ai tiri di rigore, successivi a un incontro ricco di episodi incandescenti. Sul Monte Arbu operava, in funzione antisbarco, una batteria composta da quattro cannoni da 75mm di cui ancora oggi resistono le piazzole e le infrastrutture di servizio (trincee e gallerie). La cura Gentilini dette subito i suoi frutti; grazie a quattro vittorie casalinghe consecutive, i rossoblù riuscirono ad abbandonare l’ultima posizione e chiusero l’anno a quota 16 punti. Il 12 dicembre arriverà uno sconto di 4 punti, che porterà a 11 i punti di penalizzazione. Ciononostante, la squadra non riesce a risollevarsi in tempo e chiude decima a pari merito con la Reggina con 50 punti, mancando i play-off di sei punti. Questi risultati inducono la dirigenza ad esonerare Bepi Pillon e a richiamare sulla panchina uno dei principali artefici del «Miracolo Chievo», ovvero Luigi Delneri, nel tentativo di risollevare la squadra.